XXIV CONCORSO REGIONALE DI POESIA DIALETTALE
“BEPPIN DA CÀ”
SEZIONE A : POESIA IN VERNACOLO ADULTI
Poesie segnalate:
- Viveivu sperandu –Pseud. VAS- : Alberto Savio
- Vunciumme – Pseud. ANAIRDA – : Adriana Caviglia
- Parlâ d’ancheu – Pseud. CLIC : Giovanni Ghione
- L’erbu de Natale – Pseud. OCHIN : Caterina Dell’Erba
- A sveglia – Pseud. DOCILIA : Emilio Beglia
- A scöa int’a ciann-a – Pseud. GIULIN 877 : Giorgio Coggiola
- Pan e ammu – Pseud. MEME’ : Maria Giuliana Borreani
Menzioni d’onore
- “Ůn gîutùndu” – Pseud. Milìn : Giuseppina Tissone
Motivazione: Un bel sogno. Fra guerre , morti, distruzioni, inganni, almeno poter sognare in un giardino mondiale, dove tutti i bambini vivano e crescano in pace.
- “Prufümmi e savùi” – Pseud. Lüçia : Rosa Fonti
Motivazione: Le castagne di ieri : belle, profumate, saporite, sia bollite c he arrostite: pane per i nostri denti. Erano festa e compagnia per tutti, accanto al focolare. Ora , nostalgia del tempo che fu.
- “Pe Natale” – Pseud. Violetta : Maria Teresa Bonifazio
Motivazione: Ricordo tenero e pittoresco del Natale vissuto in semplicità, con tanta gioia, in campagna, insieme ai propri vecchi e ai cari animali .
- “ U m’ha insegnóu a vive” Pseud. Tutta a lui si diede : Teresio Ciarlo
Motivazione: Un inno a un maestro di vita , un vivo ricordo di chi gli ha insegnato a “ dare agli altri”, a crescere bene, a diventare uomo.
IL PODIO
TERZO PREMIO: “ De là da seja” Pseud. DRIN : Andreina Solari
Motivazione: Composizione lirica : evocative immagini simboliche della vita accompagnate da un linguaggio ricercato ed armonico
SECONDO PREMIO: “ Curianduli de l’anima” Pseud. HILOTE : Vincenzo Bolia
Motivazione: La poesia colpisce per la scioltezza stilistica e l’efficace essenzialità del linguaggio . La parola scorre fluida e leggera come una melodica canzone .
PRIMO PREMIO: “ Burrasc-che” Pseud. Caschin : Alfonso Schinca
Motivazione: La Poesia Classica fa capolino in questa minuziosa descrizione di un temporale. Momenti di luce e momenti di buio, rumori assordanti in un cielo che fa paura. D’effetto la personificazione della natura che allarga le braccia riarse dalla calura estiva. E la speranza pascoliana dell’ultimo raggio di sole al tramonto si impone con una forte immagine vitale: quella dell’arcobaleno.
Premio Tecnico per la migliore grafia sabazia
A Rosa Fonti: la poesia risulta quella scritta nella migliore grafia sabazia perché, in proporzione alla lunghezza del testo, ha totalizzato il minor numero di errori rispetto agli altri componimenti.